Consigli e ricette dello chef Luigi Gandola
Giovane, sapiente, intraprendente: sono queste le qualità che risaltano dalla professionalità di Luigi Gandola. Nato a Lecco il 27 agosto 1983 mette in mostra da subito il suo estro creativo, dote che arricchisce la sua identità di chef. Dopo gli studi al prestigioso Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Casargo, conclude il suo ciclo di studi a Ponte di Legno Tonale nel 2000.
Le esperienze professionali negli anni sono state molte: entrato da stagista, diventa Chef Tournante al Grand Hotel Villa D’Este di Cernobbio, 5 stelle lusso, sotto la guida degli Chef Parolari e Bosetti. A latere, Luigi continua a lavorare anche presso il ristorante di famiglia il Salice Blu di Bellagio sul Lago di Como, assorbendo le conoscenze del suo primo vero maestro, il padre.
Grande passione per i piatti creativi, crescente e costante voglia di imparare e di migliorarsi, sono gli elementi che caratterizzano l’identità professionale di Gandola.
Sono molti i successi professionali, partecipa a numerose gare e competizioni a livello nazionale ed internazionale, vince titoli importantissimi come quello di “Miglior Cuoco di Lombardia” nel 2005, “Campione Cucina Mediterranea” 2004-2008, “Finalista Italiano Prix Culinarie Taittinger” 2006 – 2009, “Oro Olimpico Carving Cup Erfurt Germania” nel 2004.
Dal 2005 si dedica a tempo pieno al Ristorante Salice Blu di Bellagio. Gandola è consapevole dell’importanza dell’acqua in cucina.
“L’acqua è senza dubbio un elemento fondamentale in cucina in quanto alla base di molte lavorazioni, dal banale lavaggio delle materie prime alla realizzazione di alimenti alla base della nutrizione come il pane e la pasta, fino ad arrivare alla preparazione di pietanze più o meno complesse. L’utilizzo di acqua buona e sana è fondamentale per poter lavorare in maniera ottimale in cucina; preparare ad esempio un piatto di pasta con acqua buona implica un minore utilizzo di sale in quanto già presente in natura nell’acqua grazie all’apporto di tutti i sali minerali presenti in essa” – ha affermato Luigi Gandola – L’acqua trattata e quindi depurata si colloca in maniera ottimale in quei processi di lavorazione più delicati, come ad esempio la lavorazione del pesce a freddo. In questi casi è fondamentale avere la certezza dei controlli effettuati su questo bene primario onde evitare alterazioni del prodotto e mantenere tutte le qualità pure del prodotto.
Prossimamente saranno pubblicate alcune ricette di Gandola.